La Via dei Biozzi

Di seguito alcune note relative alla Via dei Biozzi, quella con cui Fuori dalle Vie Maestre ha cominciato ad occuparsi di transumanza, e a cui è stata dedicata per alcun anni una manifestazione rievocativa.

Si tratta della più orientale fra le direttrici della transumanza che dall’Appennino tosco-emiliano e tosco-romagnolo scendevano in Maremma. Il nome è legato alla più grande famiglia di possidenti terrieri e allevatori dell’Alta Valtiberina: originari di Bagno di Romagna, i Biozzi avevano terre, greggi e mandrie in tutta la zona, ma soprattutto nell’area di Badia Tedalda. Proprio, qui –  nella frazione Viamaggio – vi era la tenuta più grande, e non a caso la fattoria di Viamaggio fu per secoli il punto di raccolta delle greggi sparse sui crinali di queste montagne. Dalla fattoria, in settembre partivano migliaia di pecore (ma anche bovini e cavalli) per iniziare un viaggio che nel volgere di circa 10 giorni li avrebbe portati in Maremma, e più precisamente in alcuni poderi situati nell’area in cui oggi si trova il Parco dell’Uccellina.  E dopo aver trascorso i mesi invernali su questi pascoli,  verso la fine di maggio si compiva il viaggio inverso, ritornando in montagna.

L’itinerario in bici – che si snoda per circa 230 km lungo una serie di strade e località delle provincie di Arezzo, Siena e Grosseto – ricalca quello percorso per secoli dalle greggi, prendendo in considerazione anche le “varanti interne” che nel corso del tempo i pastori hanno individuato e privilegiato. Proprio per questo, pur avendo un  tracciato  preciso,  nel corso delle varie edizioni della manifestazione, in bicicletta si effettueranno anche piccole varianti. Da un punto di vista ciclistico, il percorso non presenta particolari difficoltà; in linea di massima si tratta di lievi “saliscendi” che si snodano lungo strade provinciali poco trafficate, strade bianche e anche qualche breve tratto di strade vicinali e sterrate.

LUOGHI CHE SI ATTRAVERSANO

BADIA TEDALDA.
Nella riserva naturale dell’Alpe della Luna, un paese ricco di arte d storia.

ANGHIARI. Uno splendido scrigno medievale tra il Tevere e l’Arno

AREZZO. Il fascino di un illustre passato, le opere dei più grandi artisti del Rinascimento.

SERRE DI RAPOLANO. L’atmosfera delle Crete Senesi, fra arte, terme e splendidi paesaggi

CRETE SENESI. paesaggi magici tra le onde di un mare di terra…

S. GIOVANNI D’ASSO. Gusto e tradizione nelle Terre di Siena

VAL D’ORCIA. Borghi, castelli, abbazie immersi in una natura a tratti ancora selvaggia…

ABBAZIA DI SANT’ANTIMO. “La pietra che canta”: là dove la spiritualità si fonde con l’architettura e la natura.

CINIGIANO. Una terra tra mare e montagna: cantine, borghi medievali e una ricca tradizione di feste

ALBERESE. Mare e natura nel cuore del Parco Naturale della Maremma, il regno dei butteri

 

IL TRACCIATO

Download del tracciato GPX

 

ATTENZIONE!

A parte alcune lievi varianti, la traccia che forniamo ricalca il più fedelmente possibile l’itinerario anticamente percorso dalle greggi dei Biozzi. Oggi in parte sono di strade asfaltate, ma restano  ancora tratti significativi di strade banche,  carrarecce e sterrate. Senza dimenticare alcuni guadi di fossi e di fiumi. Pertanto raccomandiamo a chi intende effettuare l’itinerario di:

  1. munirsi di mtb (o per lo meno di una buona ibrida, ma con ruote tacchettate);
  2. prima di percorrerli, prendere informazioni sui tratti che a causa delle piogge o di altri eventi atmosferici potrebbero risultare di difficile o impossibile percorrenza. In tal senso, si fornisce di seguito l’elenco dei “punti critici”:
  • tratto fra Ponte alla Piera e  Valico della Scheggia (che prevede anche l’attraversamento di un piccolo torrente);
  • tratto fra Modanella e San Gimignanello (pista sterrata fra i campi);
  • tratto fra Torrenieri e S. Antimo (piste sterrate, sentieri e due guadi);
  • tratto finale, per raggiungere Alberese dopo aver superato lo svincolo dell’Aurelia (pista sterrata soggetta ad allagamenti).

Sconsigliamo in ogni caso di avventurarsi su questi tratti subito dopo forti piogge; in tali casi meglio percorrere le strade asfaltate (per lo più sono delle provinciali) che si trovano nelle vicinanze e che consentono di bypassarli.


NB – L’èquipe di Fuori dalle Vie Maestre
declina ogni responsabilità per eventuali incidenti che potrebbero accadere percorrendo gli itinerari descritti, nonché per differenze eventualmente riscontrate rispetto alle descrizioni (che potrebbero essere intervenute successivamente al momento dei nostri ultimi sopralluoghi a causa di fenomeni naturali o interventi umani).